MUSEO

Riportiamo di seguito l’intervista rilasciata, per l’ inaugurazione del museo dedicato a Totò, da Liliana De Curtis al nostro Presidente Alberto De Marco.

Si sono svolte le celebrazioni del 104° anno della nascita di Antonio De Curtis, detto Totò, avvenuta il 15 febbraio 1898 a Napoli in Via Santa Maria Antesaecula , nel popolare rione Sanità.
A circa 34 anni dalla sua morte, il grande attore sta conquistando un crescente consenso nell’opinione pubblica sia del nostro paese sia di altre parti del mondo grazie anche alle molteplici iniziative che la figlia Liliana quotidianamente intraprende per mantenere vivo il ricordo di un indimenticabile padre.
A Lei alcune domande per mettere a fuoco le ragioni del successo di un attore divenuto ormai un mito.

D: Liliana, come spieghi il grande interesse di tante generazioni per il Principe Antonio de Curtis?

L’interesse in tutte le generazioni, persino nelle ultime, quella dei bambini, trova la sua inesauribile fonte nella sua arte, che si tramanda da famiglia in famiglia, da generazione in generazione e particolarmente nella sua enorme umanità.
Io penso, che oltre ad essere un grande artista e su questo non si discute, mio padre è stato anche un grande uomo, molto attento ai problemi degli altri.
Purtroppo negli ambienti del cinema e del teatro non è facile incontrare persone come Totò.
Questa sensibilità dell’artista è stata avvertita dall’opinione pubblica. Egli ha cercato di fare sempre del bene interessandosi di chi aveva bisogno, persino dei suoi collaboratori nel mondo del lavoro, preoccupandosi anche degli orfanatrofi, delle case per gli anziani e non trascurando gli animali.
Aveva un canile con circa 150 cani randagi.
Di queste cose avrebbe potuto disinteressarsi, considerando la sua intensa attività, ogni anno interpretava 6 – 7 film.

D: Nel corso della sua vita Totò ha mai raccontato delle sue numerose iniziative benefiche?

Mio padre diceva spesso: “Quando si fa il bene non si deve dire, ma si tiene nascosto”.
Questa massima era una sua rigorosa regola di condotta alla quale pedissequamente si sottoponeva.
Una interessante testimonianza dello spirito umanitario di mio padre è suffragata dal suo avvocato Eugenio De Simone che per tantissimi anni, per suo incarico, ha difeso persone non abbienti che erano in carcere colpevoli di aver commesso dei reati per necessità.
Nel mondo in cui viviamo, caratterizzato da un’attenzione rivolta ai propri affari e dall’indifferenza per i problemi degli altri , le azioni di Totò assumono una certa rilevanza, producono un certo effetto nella gente e queste cose non si possono dimenticare.
Penso che abbia lasciato un segno indelebile della sua enorme umanità.

D: Non credi che il ricordo di tuo padre per l’opinione pubblica e anche per quei critici che l’hanno apprezzato tardivamente sia immortale?

Sì, il ricordo non terminerà mai. E’ stato un uomo che merita tutto quello che gli stanno riconoscendo sia come grande artista sia come uomo.

Al pubblico che ama Totò ti rivolgi con le nuove tecnologie come internet?

Certamente, di recente abbiamo aperto il sito www.totodoc.it dove naturalmente ci saranno tantissime cose della sua vita, del suo lavoro, tutti i documenti araldici che fanno parte della storia del mondo, non solo della sua famiglia.
Ci saranno notizie del Concorso Internazionale “Antonio de Curtis” con le diverse Sezioni a lui dedicate.
Un sito con il quale si potrà interagire.
Naturalmente questo è il sito ufficiale mentre altri, dislocati in varie parti del mondo, offrono notizie imprecise.
Questo sito sarà un punto di riferimento per i suoi ammiratori, per le persone che vogliono avere o dare notizie su di lui.
Il successo del libro “Totò veniamo noi con questa mia”, Ed. Marsilio RAI ERI.che hai scritto con la collaborazione di Matilde Amorosi, redattrice del settimanale “OGGI,” ed in cui sono pubblicati stralci delle lettere depositate sulla tomba o inviate da ogni parte del mondo, è indubbiamente un’altra testimonianza di un intramontabile affetto! Sicuramente, senza alcuna ombra di dubbio.
Ancora oggi, da tutte le parti del mondo, continua a scrivere la gente, chiedendo grazie, protezioni, a confidarsi e a comunicare con mio padre, considerandolo un Santo, un fraterno amico, un Angelo Custode.
C’è una bellissima lettera di un bambino che dice:”Per fortuna i bambini possono scegliersi l’Angelo Custode ed io ho scelto te”.

D: Hai intenzione di pubblicare un altro libro corredato di altre lettere cariche di amore per Totò?

Sì, sto raccogliendo ancora migliaia di lettere ricche di lirismo e messaggi d’amore che nel corso dell’anno i suoi fans lasciano sulla tomba o inviano tramite gli uffici postali al cimitero.
Un servizio davvero efficiente.
In seguito farò una cernita per la pubblicazione di un prossimo libro. Di recente ho regalato agli amici un ulteriore “gioiello”, il libro “Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà ” Ed. Rizzoli.
Ben accompagnato dal sottotitolo “Le ricette di Totò, ovvero quisquilie a pranzo e pinzillacchere a cena”.
Come s’intuisce nel libro, ci sono tantissime ricette di Totò “colorite da massime e battute esilaranti con le ricette di mio padre anche coloro che sono negati per la cucina con un pizzico di fantasia e soprattutto con scarsa fatica saranno i protagonisti di piatti succulenti”.

D: Quali manifestazioni contribuiscono a celebrare adeguatamente il Principe Antonio de Curtis?

Ritornando a tutte le iniziative che si fanno in suo onore per ricordarlo, assume particolare rilevanza e di continua crescita il Concorso Internazionale Antonio De Curtis, giunto quest’anno alla quinta edizione.
Nella precedente , la DIMOS (Associazione Donatori Italiani di Midollo Osseo), detratte le spese, ha beneficiato delle quote di partecipazione.
E’ un’organizzazione da tempo impegnata a tutto campo nel fare proseliti per il trapianto del midollo osseo e nel pagare i medici per la “tipizzazione” dello stesso.
Ogni anno si stabilirà di assegnare la beneficenza ad altre associazioni impegnate nel sociale.
Per la quinta Edizione, le quote di partecipazione ed eventuali offerte saranno utilizzate per la realizzazione di un busto di Totò dall’altezza di 2 m. e 20 cm. ad opera della bravissima scultrice Maria Stifini.
Il busto in bronzo avrà una altezza di 70 cm. ed una larghezza spalle di cm. 58.
La base sarà di marmo di 1 m. e 50 cm. è stata chiesta l’autorizzazione della XVII Circoscrizione Municipale per collocarla a Piazza Cavour e si attende nei prossimi giorni l’approvazione dopo il sopralluogo tecnico dei Responsabili della Circoscrizione.
Si auspica altresì con altrettanta sollecitudine il successivo e fondamentale parere del Ministero dei Beni Ambientali e Culturali.
La scultrice Maria Stifinisi è formata nello studio di Padre Andrea Martini, artista di chiara fama che ha operato per oltre quaranta anni all’isola Tiberina ed è stata sua assistente.
Il bando di Concorso sarà presentato ufficialmente a Roma il 15 febbraio con la partecipazione di autorevoli ospiti che saranno i protagonisti di un piacevole spettacolo per ricordare mio padre”.

D: Qual è il tuo ruolo in questo Concorso ?

Sono il Presidente Onorario e la Responsabile della Sezione Poesia mentre altri personaggi illustri presiedono e formano le Commissioni delle altre sezioni.
Ad esempio l’amico Luciano De Crescenzo, presiede la Sezione Narrativa, il Maestro Irio Ottavio Fantini, pittore, pubblicista, collaboratore della Radio Vaticana, realizza bozzetti per l’emissione dei francobolli di diversi Stato ed è Responsabile della Sezione Pittura.

D: Perché ti entusiasma la realizzazione del busto di Totò in Piazza Cavour?

Sono particolarmente legata a quella piazza perché ancora oggi esiste il cinema e teatro “Adriano” dove mio padre ha lavorato intensamente per lunghi anni.
Pertanto sarebbe importante orientare il busto nella direzione del teatro. Ulteriore motivo che giustifica il busto nella suddetta piazza e la vicinanza del “palazzaccio”.
Come molti ricordano mio padre ha creduto nella giustizia e quell’immenso ed inesauribile amore per il prossimo lo ha indotto frequentemente a rivolgersi al suo avvocato Eugenio De Simone, pagandolo “profumatamente”, con diversi milioni dell’epoca, per difendere centinaia di persone non abbienti relegate nelle “patrie galere” a volte per aver commesso furti di piccola entità, costretti dallo stato di necessità per far sopravvivere le proprie famiglie.

D: Quali importanti iniziative dedicate a Totò sono recentemente terminate in America? E quali continuano a svolgersi in questo periodo in Italia?

La retrospettiva dei films iniziata ad ottobre del 2000 a New York, durata l’intero anno si è conclusa a settembre dello scorso anno a New York al rientro dei films.
Riguardava 15 pellicole restaurate e sottotitolate dall’americano Cordon Pool che si è stabilito a Napoli da 41 anni per cui ha capito benissimo come doveva fare questi sottotitoli, contribuendo a determinare un enorme successo che mi ha procurato grande soddisfazione.
Questa retrospettiva itinerante è stata accompagnata da una piccola mostra di scritti e di manifesti per spiegare anche l’uomo che è stato grande come attore e come poeta e compositore.
A marzo, a Londra, ci saranno importanti iniziative attualmente in fase di preparazione mentre in Italia continua la mostra itinerante che coinvolge tutte le città d’Italia e che nei giorni scorsi ha interessato Pordenone.

D: Totò spirito poliedrico: in qualità di poeta e compositore, nelle numerose creazioni poetiche e in quelle composizioni di canzoni, si trovano ancora degli inediti?

E’ vero ogni tanto viene fuori qualcosa di nuovo delle canzoni e delle poesie.
Credo che altri inediti siano ancora da scoprire.

D: Quando sarà aperto il Museo Internazionale dedicato a Totò?

Certamente per la ricorrenza del 35° anno della morte, cioè nel mese di aprile del 2002

D: Totò spirito poliedrico: in qualità di poeta e compositore, nelle numerose creazioni poetiche e in quelle composizioni di canzoni, si trovano ancora degli inediti?

E’ vero ogni tanto viene fuori qualcosa di nuovo delle canzoni e delle poesie.
Credo che altri inediti siano ancora da scoprire.

D: Come sarà strutturato?

Ho concepito un museo attivo che utilizzerà non soltanto materiale cartaceo, tantissime cose si potranno fare al suo interno, ci saranno dei laboratori e in un momento successivo apparecchiature mediali.

D: Quali opportunità potrà offrire alla città di Napoli e ai napoletani?

Sicuramente una crescita del turismo nella città e per i napoletani delle opportunità di lavoro, in un quartiere popolare al rione Sanità nel Palazzo Spagnolo del 1740, realizzato dall’architetto San Felice.
In questa sede sono stati girati alcuni films: ” La Pelle;Ricominciamo da Tre; Mi manda Picone; etc…

D:Da quanti anni hanno avuto inizio i lavori per la realizzazione del Museo?

La ristrutturazione dello stabile è iniziata da circa 6 – 7 anni ed è terminata, da alcuni mesi.
Con la burocrazia ci vuole tempo.

D:Con quali soldi si è costruito il Museo?

Il Museo è stato fatto con il progetto europeo Urban.
Con i finanziamenti della Comunità Economica Europea e la donazione di due appartamenti dalla Regione Campania.
La spesa di diversi miliardi per realizzare un Museo degno di Totò che susciterà l’interesse internazionale non soltanto degli italiani all’estero, ma di tutti i cittadini del mondo.
Recenti sondaggi sono significativi dell’interesse e dell’amore per ” Totò” in continua crescita nelle diverse categorie sociali.

D:Quale tipo di lavoro potrà offrire?

Ci sarà una scuola di musica, di mandolino, di recitazione, laboratori per l’artigianato, una piccola sala cinematografica, un teatrino dove si potranno invitare delle persone a vedere dei film prima ancora che escano, oppure celebrare delle premiazioni come il Concorso Internazionale “Antonio de Curtis”

D: Ho appreso nei giorni scorsi, dalla lettura di alcuni quotidiani, della realizzazione in un prossimo futuro del film sulla vita di Totò che avrà quale principale interprete il bravissimo Sergio Castellitto?

Una domanda interessante come le altre ma che deve essere posta a chi ha fornito questa informazione ai giornali.
Si dà il caso che per girare un film sulla vita di una qualsiasi persona occorre chiedere l’autorizzazione ai familiari e fino ad oggi nessuno lo ha ancora fatto!.

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